LEDS DO.IT! Una mostra sulla luce e l'upcycling

LEDS DO.IT! Una mostra sulla luce e l'upcycling

Una partecipante del nostro corso sulla comunicazione dell'arte racconta il suo progetto creativo.

Giulia De Nardi
Giulia De Nardi
10/06/2022 , tempo di lettura 3 minuti

La luce è vitale bellezza, come gli occhi di un neonato che si aprono per la prima volta.
La luce rivela mondi ed anime nascoste.
Senza luce non c’è arte, non c’è creazione, non si scrivono romanzi tardi la notte.

Ma ogni luce ha bisogno di crepe da attraversare. E una volta che la luce entra, crea nuovi spazi in cui poter trasformare il dolore in splendide trame, colori e ritmi. Che ci piaccia o no, le crepe sono ovunque. Alcune intrinseche alla condizione umana e terrestre. Entrambe invitabili. 
Ma esistono anche crepe evitabili; quelle create dall’uomo. Ed emergono in forme e misure diverse. Sono causate dall’avidità e squarciano il cielo blu come fossero missili, come un virus contagioso che corre attraverso il globo o come un incendio che mangia la natura in vita.
Chiediamoci: che cosa hanno in comune queste crepe, che siano evitabili o no? Sono ovunque. Le crepe sono l’essenza, la storia e l’identità dei luoghi e delle cose. Ma sono anche parte del nostro cammino, dei nostri affetti e di chi siamo. Le crepe sono l’impronta che lasciamo su questo pianeta, nel bene o nel male. E nonostante tutte le crepe, la luce avrà sempre modo e spazio per passare.
Basta capire questo per incoraggiare noi stessi e la nostra comunità a ricostruire la bellezza partendo dalle imperfezioni.

Per questo Dream Neon e Soma_studiomilano hanno deciso di riunire designers, artisti e creatori per celebrare la luce facendola passare attraverso nuove crepe.
Ogni creatore esplora differenti temi, al centro sempre il ruolo della luce e la bellezza che vive nei rifiuti. Presentando così nuove soluzioni per salvare il silicone e componenti elettriche, questi rifiuti diventano così bellezza imperfetta.
Carolina Giorgiani, Stromboli Design, Luca Alessandrini, Marie-Louise Hellgren, Undz Gnart and SuperForma Studio ci invitano a ridare un senso agli scarti e ripensare il ruolo della luce nella nostra esistenza. Hanno lavorato e studiato gli scarti di Neon Led provenienti da installazioni e dall’industria stessa, trasformandoli in bellezza imperfetta. Invitandoci a lasciar passare la luce e a salvare la stessa luce che riposa negli scarti, dando un nuovo senso alla crepa che li caratterizza. 

In esposizione fino al 12 Giugno in via Pastrengo 9, Milano. 

Uno spazio dato da Isola Design District che si ringrazia per aver creduto nel progetto. L’esibizione è dedicata a una delle menti creative dietro la sua realizzazione: Marlon Chiumento, un amico e collega la cui luce continua ad inspirare e incoraggiare chiunque lo abbia incontrato nel suo cammino. “Torna Marlon: ti aspettiamo ed aspettiamo che la tua luce torni a splendere attraverso le crepe di questo mondo”.


Giulia De Nardi ha seguito il corso di Feltrinelli Education "Comunicare l'arte e il patrimonio culturale", ci sono ancora alcuni posti disponibili per la seconda edizione.

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