Tradurre dal francese: corso di traduzione editoriale
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Descrizione del corso
Ogni testo è un organismo complesso, fatto non solo di parole. Ogni testo vive di musicalità, ritmo, atmosfere e rapporti con il contesto in cui è nato e con altri testi che il traduttore deve cercare di traghettare da una lingua all'altra e tra due culture diverse. Attraverso lezioni frontali e laboratoriali, questo corso si propone di introdurre tutti gli strumenti utili ad avvicinarsi al mestiere del traduttore editoriale dal francese, vero e proprio intermediario tra l'autore, la casa editrice e i lettori. Un itinerario attraverso questa professione per guidare i partecipanti verso un approccio teorico che non intende la traduzione come un fatto meramente linguistico, ma come pratica che realizza il dialogo tra letterature, culture, popoli.
Un corso per
Docenti
Come funziona il corso
Il corso ha la durata di un mese, suddiviso in 5 appuntamenti, ognuno da due ore, tutti da seguire in orario preserale in live streaming.
Nel corso delle lezioni professioniste/i esperti della tematica trattata guideranno le/i partecipanti attraverso lezioni teoriche, esercitazioni guidate e analisi di casi studio, con l’obiettivo di acquisire gli strumenti di base del settore.
Al termine degli incontri troverai sulla nostra piattaforma le registrazioni delle lezioni.
Date e orari degli incontri
- 16 ottobre, 18.00 - 20.00
- 23 ottobre, 18.00 - 20.00
- 30 ottobre, 18.00 - 20.00
- 6 novembre, 18.00 - 20.00
- 13 novembre, 18.00 - 20.00
Le tappe del percorso
Paragonato al musicista, all'attore, all'imitatore per la sua capacità di interpretare il testo, il traduttore è una figura che opera materialmente fuori e dentro il mondo editoriale. Solitario forse nell'esercizio del suo mestiere, ma sempre circondato da autori, redattori, revisori. E dalla voce potente dei lettori.
Nella valigia del traduttore non ci sono solo i dizionari e le infinite risorse digitali di cui disponiamo oggi: da Jakobson a Eco, da Benjamin a Berman, sono anche gli studi sulla traduzione a fornirci risposte concrete e a consentirci di lavorare nel modo più consapevole possibile.
Tradurre è l'esperienza di stare sul confine. Tra la lingua di partenza e la lingua d'approdo, tra la lingua dell'autore e la lingua del lettore. E la possibilità di vivere il confine come luogo d'incontro e non di scontro è forse ciò che rende la traduzione il mestiere più bello del mondo.
Cosa succede se a separarci dal testo non è solo la distanza geografica, ma anche la distanza temporale? Come muoversi tra lessico, sintassi e punteggiatura per veicolare contenuti e forme di ieri al lettore di oggi (e di domani).
Metafora del ponte che unisce due identità differenti, figura di ascolto, dialogo e ospitalità, immagine della relazione con l’altro, della trasformazione dell’altro da straniero a familiare, la traduzione supera la dimensione puramente linguistica, la dimensione estetica, la dimensione antropologica, per assumere un significato pienamente sociale, politico, etico.