5 tool di Data Visualization per il Data Storytelling

5 tool di Data Visualization per il Data Storytelling

Cosa sono i data visualization, e alcuni tool gratuiti di cui non potrai più fare a meno.

11/01/2023 , tempo di lettura 5 minuti


Si impara anche attraverso i sensi: la vista, in particolare, è un fondamentale supporto del pensiero e ci aiuta a capire meglio i concetti, mettere ogni elemento in ordine e in relazione significante. La data visualization, cioè l’elaborazione grafica di un insieme di dati, risponde proprio a questa nostra esigenza di rappresentare visivamente i concetti. Risulta particolarmente importante per il data storytelling e ogniqualvolta si ha l’esigenza di visualizzare l’andamento del proprio business: per esempio il tasso di conversione di una campagna marketing o la crescita di lead ottenuti in un periodo di tempo. Insomma, la data visualization è una pratica strategica per business e aziende. Non è un caso che un recente studio dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano rilevi che il data visualization expert è tra i professionisti più ricercati: è già presente nel 21% delle medie e grandi aziende, con una crescita di richiesta nel mercato del 12%. 

Far parlare i numeri

Far parlare i dati vuol dire lasciare che ci raccontino la loro storia, che è anche quella del nostro business. Il data storytelling è in fondo l’arte di raccontare i numeri, dando loro significato e profondità: è innanzitutto una pratica di analisi, e non c’è crescita senza analisi dei dati. Questo è chiaro ai decisori e stakeholder di qualsiasi compagnia, che basano le proprie decisioni su lettura e interpretazione dei goal raggiunti nei periodi precedenti, rispetto ai target prefissati, seguendo la trama dell’andamento del business. Per farlo, si servono di grafici e schematizzazioni dei dati che rendono gli insight di ogni campagna di agile lettura. 


L’importanza di organizzare i dati

Del resto, la materia prima è tutt’altro che scarsa: nel mondo digitale i dati abbondano, e spesso sono anzi più di quanti sia possibile controllare, leggere, analizzare. Tale quantità di dati può generare confusione e portare a scelte sbagliate, poiché diventa sempre più difficile comprendere quali sono quelli utili, selezionarli, aggregarli e convertirli in insight e risposte concrete alle esigenze dell’organizzazione. Capire come ordinarli e renderli leggibili e immediatamente visualizzabili è di importanza strategica per un business: un modo efficace per comprendere i dati e renderli immediatamente fruibili consiste nel tradurli in un contenuto visuale. Ciò che fa la data visualization, cercando l’equilibrio perfetto tra completezza dei dati, chiarezza dell’esposizione e capacità di storytelling, per raccontarli in modo significativo e accattivante


I vantaggi della data visualization

La data visualization consente dunque un vantaggio cognitivo: leggere i dati a colpo d’occhio, ma soprattutto metterli in relazioni effettuando comparazioni indispensabili a comprendere le relazioni di causa-effetto che si generano tra le azioni messe in atto e i risultati ottenuti. Questo passaggio, fondamentale, facilita i processi decisionali in molteplici modi: 


  1. Rappresenta in modo semplice fenomeni complessi;

  2. Razionalizza i processi decisionali;

  3. Permette di fare previsioni più accurate;

  4. Favorisce la collaborazione tra funzioni;

  5. Mostra a colpo d’occhio le tendenze più rilevanti;

  6. Offre una rappresentazione coerente di set di dati anche molto complessi;

  7. Mostra lo stesso fenomeno da diverse angolazioni;

  8. Consente di passare dal particolare al generale e viceversa in qualsiasi momento.


Come leggere i dati grazie alla data visualization

La rappresentazione grafica consente di leggere i dati secondo diversi criteri e molteplici obiettivi, offrendo gli strumenti per un insieme molto ampio di osservazioni e comparazioni. Ecco le principali:


  1. Serie storiche: analisi di una singola variabile, osservata nel suo andamento lungo un certo periodo di tempo e visualizzata per esempio sotto forma di grafici a linee spezzate.

  2. Ranking: i dati e i fenomeni sono classificati in ordine ascendente o discendente. Questo avviene tipicamente nei grafici a barre.

  3. Quote: la misurazione di un fenomeno avviene con la valutazione della sua porzione rispetto a un totale, come nel classico grafico a torta. 

  4. Deviazione: una certa categoria di dati è confrontata con un valore assunto come riferimento, per un certo periodo di tempo; generalmente si utilizza un grafico a barre.

  5. Distribuzione di frequenza: mostra le occorrenze di un determinato valore in un periodo di tempo. L’istogramma e il box plot sono perfetti per questa rappresentazione.

  6. Correlazione: un’analisi che usa il grafico di dispersione per comparare l’andamento di due variabili differenti. 

  7. Comparazione nominale: si tratta del confronto tra categorie di oggetti che avviene senza un particolare ordine, rappresentato generalmente attraverso un grafico a barre.

  8. Rappresentazione geografica o geospaziale: consente di mettere in relazione fenomeni e dati di natura geografica; si usa l’istogramma. 


5 Tool per la data visualization

Quelle del data expert o del data visualization designer sono ormai professioni altamente specializzate, che richiedono competenze tecniche e teoriche avanzate.

Esistono però anche tool online di data visualization, che possono aiutare anche chi è alle prime armi a preparare una presentazione dei risultati ottenuti o della propria indagine di mercato. 

  1. Google Charts, il servizio di data visualization di Google, comodo come ogni tool di Google: in cloud, accessibile ovunque da tutto il tuo team, e perfettamente integrato agli altri strumenti Google, come Analytics. 

  2. Dataddo, un tool prezioso che fa da ponte tra le fonti di dati aziendali e di marketing a dashboard e data warehouse, per scaricare ed elaborare in modo immediato i dati di cui hai bisogno. 

  1. Tableau, un software davvero efficace che consente condivisioni immediate, grazie all’integrazione di Slack; consente di produrre non solo moltissimi grafici differenti, ma anche modelli predittivi grazie alla AI avanzata. 

  2. Miro, che porta il rigore e l’efficacia della data visualization su una lavagna in cloud su cui lavorare in modo creativo, simultaneamente, insieme al resto del tuo team. 

  3. Visme, che punta tutto sull’impatto visivo per tirare fuori tutto il potenziale accattivante e sorprendente del tuo data storytelling. 


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