25 aprile a scuola: come spiegare la Resistenza in classe

25 aprile. Celebrare la Liberazione e spiegare la Resistenza in classe

Il 25 aprile è la festa di tutto il Paese: sui valori della Liberazione e della Resistenza Partigiana si è fondata la nostra costituzione. Come rendere vivi oggi questi valori e spiegare il senso della Liberazione a scuola?

30/03/2023 , tempo di lettura 3 minuti

Il 25 aprile, Festa della Liberazione d’Italia dal Nazifascismo, è una festa nazionale celebrata per legge sin dall’immediato dopoguerra: fu istituita dallo stesso re Umberto II nel 1946, e poi inserita nel codice dell’Italia repubblicana nel 1949. Celebrare la memoria e i valori della Resistenza Partigiana che portò alla liberazione del Paese dalla dittatura significa ravvivare quell’orizzonte comune di unità e democrazia su cui si fonda la Repubblica Italiana: eppure quella della Resistenza è una memoria fragile, spesso bersaglio di chi la definisce erroneamente divisiva. Non è così: la nostra Costituzione nasce proprio da quell’esperienza.


In vista del 25 aprile di quest’anno, ecco i nostri suggerimenti per parlare di Resistenza in classe, e portare i valori della Liberazione nella scuola come parte fondamentale del percorso di formazione di una cittadinanza davvero attiva e democratica.  


Rendere viva e attuale la Storia nelle classi è una sfida estremamente complessa. Feltrinelli Education ha ideato un corso online per spiegare Storia in classe, appositamente per lə docenti, con lo storico e formatore della memoria Francesco Filippi. 

Resistenza partigiana: una memoria viva

La Resistenza Antifascista è un argomento importante e complesso da affrontare a scuola. L'approccio da adottare dipende molto dall'età degli studenti e dal livello di comprensione storica che possono raggiungere. L’obiettivo è che gli studenti comprendano il contesto storico e politico in cui la Resistenza si è sviluppata, nonché il significato e l'importanza sempre attuale di questa lotta per la libertà e la democrazia in un presente che muta rapidamente. 

Il passare del tempo rappresenta un ostacolo alla trasmissione della memoria storica e del significato etico degli eventi che hanno formato la comunità nazionale. Lə partigianə sono, sin dal dopoguerra, la memoria vivente di quella storia, ma lo scorrere del tempo fa si che questə testimoni diminuiscano rapidamente. Come mantenere in vita la memoria? In questo processo, la scuola ha un ruolo importante, poiché è nella scuola che la memoria viva può sedimentarsi come storia identitaria collettiva. Tuttavia, è fondamentale che la didattica tenga conto delle mutate condizioni sociali per trovare le migliori forme per esprimersi. Pertanto, lə insegnanti devono interrogarsi su come raccontare gli eventi storici in un contesto sociale e scolastico mutato: come trasmettere i valori della Resistenza a una classe multietnica? Come farlo sfruttando i linguaggi e gli immaginari offerti dai nuovi media? 


E se fosse, per esempio, il fumetto il mezzo più efficace per spiegare la Resistenza allə bambinə e ragazzə? Il nostro corso per utilizzare i fumetti in classe come materiale didattico - - con Tito Faraci - è pensato proprio per sfruttare tutta la loro capacità di colpire l’attenzione dellə più giovani. 


Storie di resistenza poco conosciute 

Per raccontare la Resistenza alle nuove generazioni può essere utile, per esempio, riscoprire storie in parte dimenticate. Esperienze straordinarie che hanno contribuito in modo decisivo al movimento di liberazione, come quella dellə partigianə nerə della Banda Mario. O quella dell’attivista Lucy Salani, disertrice antifascista durante la guerra, unica donna trans a essere sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti e recentemente scomparsa. 


Materiali per spiegare la Resistenza

Nell'affrontare la Resistenza Antifascista, si possono adottare diversi approcci a seconda del grado scolastico:


Scuola primaria

Si può parlare della Resistenza in modo molto semplice, concentrandosi sui valori della libertà e della democrazia. Si possono utilizzare storie e racconti che sottolineano l'importanza di queste idee e spiegare il significato dei simboli della Resistenza, come la bandiera tricolore e la Stella d'Italia. Per introdurre i bambini al tema della Resistenza Antifascista, si possono utilizzare libri illustrati e storie adatte alla loro età. 


Scuola secondaria di primo grado

In questo caso, è possibile approfondire la storia della Resistenza, spiegando il contesto storico e politico in cui si è sviluppata. Si possono parlare dei gruppi partigiani, delle azioni di sabotaggio e dei momenti più significativi della lotta antifascista, ponendo l’accento sul contributo delle donne nella lotta partigiana. 

  • Noi, ragazzi della libertà. I partigiani raccontano. Una raccolta di racconti tratti da vere storie di resistenza e adatti allə studenti delle scuole medie, a partire da più di cinquecento interviste ai partigiani e alle partigiane. 

  • La bella resistenza. Un romanzo familiare che alterna vicende private al racconto storico sulla nascita delle dittatura, delle persecuzioni razziali, della seconda guerra mondiale: perché la storia è sempre un fatto drammaticamente privato. 


Scuola secondaria di secondo grado

A questa età lə studenti hanno una conoscenza più approfondita della storia e della politica italiana. Si può quindi approfondire la Resistenza Antifascista in modo più critico, esaminando le diverse ideologie che hanno contribuito alla sua nascita e al suo sviluppo e proponendo un confronto diretto con le fonti storiografiche e documentarie. Si può anche parlare delle contraddizioni e dei conflitti tra i diversi gruppi partigiani e delle difficoltà che hanno incontrato nella lotta contro il fascismo, per mostrare la complessità della storia e del duro percorso intrapreso per la libertà. In ogni caso, è sempre importante sottolineare il significato della Resistenza come una lotta per la libertà, la democrazia e i diritti umani. Centrale, in questo percorso, è discutere l'eredità della Resistenza nella storia italiana e nell'attuale dibattito politico, incoraggiando lə studenti a riflettere sul significato di questi valori nella loro vita quotidiana e sulla necessità di difenderli e utilizzarli nelle moderne lotte per la libertà, contro ogni repressione delle libertà e dei diritti delle minoranze. 

  • ‘45 N.E. Un silent book denso e potente, che con la sola forza delle immagini sa raccontare una storia così dura e complessa che rende difficile trovare le parole giuste. Ma forse può trovarle la classe, attraverso un lavoro collettivo.

  • L’Agnese va a morire. Un grande capolavoro fondamentale per capire la Resistenza italiana, prezioso per comprendere la dimensione intima e privata del dramma, nonché l’importanza delle donne in questo decisivo momento storico.


Quella della Resistenza è una storia che deve continuare a parlarci nel presente, e nel futuro. Anche i nuovi media devono essere utilizzati per divulgare i valori e la memoria della Resistenza in modo attuale ed efficace. Gli strumenti per farlo possono essere affinati nel nostro corso per diventare content creator e creare contenuti digitali efficaci su ogni piattaforma. 

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