Europrogettazione: guida a bandi, fondi, competenze
Le competenze necessarie, gli obiettivi e le risorse a cui può fare affidamento l'europrogettista, in particolar modo per il settore della cultura.
Lavorare nel settore dell’europrogettazione significa saper concepire, elaborare e gestire idee progettuali in grado di ottenere i finanziamenti messi a disposizione dall'Unione Europea. Per farlo, sono necessarie una combinazione di competenze tecniche e trasversali, essenziali per affrontare ogni fase del ciclo di vita di un progetto: dalla ricerca delle opportunità di finanziamento alla diffusione dei risultati. Competenze da aggiornare costantemente così che siano in linea con l'evoluzione dei programmi europei e delle relative procedure di accesso a fondi, sovvenzioni e sussidi.
I fondi UE, infatti, variano di periodo in periodo. Per questo serve monitorarli con attenzione per non perdere l'opportunità di dare vita a progetti che riguardano in particolar modo lo sviluppo locale, la cultura, le tematiche sociali e l’ambiente. Tuttavia, la complessità dei bandi, la competizione elevata per i finanziamenti e la necessità di gestire progetti transnazionali rappresentano delle sfide significative per chi opera in questo campo.
Il panorama dei fondi europei dal 2020
Prima di tutto, è bene capire in quale quadro agisce chi si occupa di europrogettazione. Ogni Quadro Finanziario Pluriennale, infatti, ha degli obiettivi specifici decisi a monte: per il periodo 2014-2020 la spesa europea era incentrata su progetti di innovazione, istruzione, coesione economica e sociale, energia e ambiente. I fondi a disposizione per il periodo 2021-2027 si concentrano invece su quattro macro aree: digitalizzazione, innovazione, Green Deal europeo e resilienza economica e sociale.
Tra i programmi di finanziamento che si sono susseguiti in entrambi i Quadri Finanziari Pluriennali ci sono per esempio Erasmus+, che supporta la mobilità educativa e la cooperazione internazionale, e Horizon Europe, che promuove la ricerca e l’innovazione.
Chi vuole presentare un proprio progetto o guidarne uno per conto di altri, deve essere preparato su più fasi: l’elevata competizione per l'accesso ai fondi, da un lato, richiede che le proposte siano elaborate con precisione e risultino in linea con le priorità dell’UE; lo sviluppo del progetto finanziato, dall’altro, richiede competenze avanzate di gestione e rendicontazione. Perché abbia successo nell’ottenimento dei fondi e nella sua messa a terra, quindi, il progetto deve essere seguito in ogni sua fase da persone adeguatamente formate.
Il programma Europa creativa 2021-2027
Europa creativa è il principale programma della Commissione Europea che sostiene i settori della cultura e dell'audiovideo. Prima di tutto una buona notizia: il programma Europa creativa 2021-2027 dispone di un bilancio di 2,44 miliardi di euro, mentre il programma precedente, che fa riferimento al periodo 2014-2020, aveva a disposizione 1,47 miliardi di euro.
Per quali progetti possono essere usati questi fondi?
- Sezione Cultura: questa parte del programma è interessata alle iniziative artistiche e culturali, alla loro promozione e al rafforzamento della collaborazione a livello europeo. Alcuni dei settori interessati sono: architettura, design, arti performative, letteratura, editoria e tutto ciò che può far riferimento al patrimonio culturale.
- Sezione Media: questa parte del programma vuole promuovere il settore audiovideo europeo, favorendone la competitività, l'innovazione e la sostenibilità. Attenzione particolare viene posta al coinvolgimento attivo dell'audience, in particolare di quella più giovane, e la crescita dei talenti.
- Sezione Intersettoriale: questa parte del programma segue le soluzioni digitali innovative, soprattutto quelle che coinvolgono le altre sezioni e che riguardano il giornalismo, i nuovi media e la content creation.
È utile fare formazione per l’europrogettazione?
L'europrogettista può operare come consulente, manager di progetto o parte di un team all'interno di enti pubblici, privati o del terzo settore. Il ventaglio di competenze che vengono richieste a questa figura è abbastanza ampio, in quanto è responsabile della scrittura, della gestione e del coordinamento dei progetti. In particolare:
- tra le competenze tecniche, oltre a un'approfondita conoscenza delle politiche e dei programmi dell'UE, è richiesta abilità nella redazione di proposte, capacità di pianificazione e budgeting;
- tra le competenze trasversali, sono necessarie abilità di comunicazione, di negoziazione, di gestione di progetti e una grande capacità di lavoro in team multidisciplinari e internazionali.
Per acquisire queste competenze, mantenerle e allenarle ci sono alcune risorse utili da consultare e studiare: il nostro consiglio è scegliere un percorso adatto alle esigenze della persona e del progetto: vuoi specializzarti in europrogettazione o preferisci un confronto con professionisti che possano guidarti?
Un manuale completo di europrogettazione, per esempio, è difficile da trovare, proprio perché si devono combinare competenze che vanno applicate, di volta in volta, a diverse fasi del ciclo di vita del progetto, dall'ideazione fino alla rendicontazione.
Un’ottima alternativa sono i corsi online in europrogettazione, come quello che Feltrinelli Education realizza da anni con il supporto di InEuropa, società italiana che segue enti pubblici, privati e associazioni nell’accesso alle opportunità europee: in particolare, durante questo corso ci si focalizzerà sul programma Europa Creativa – Sezione Cultura e gli esperti e le esperte di InEuropa seguiranno i partecipanti in un laboratorio progettuale, in cui sviluppare un'idea finanziabile e di valore.
Ci sono infine università che mettono a disposizione dei master, che hanno solitamente durata annuale e rilasciano crediti universitari, come l’Università di Bologna, l’Università degli Studi di Perugia o la Sapienza di Roma.