Fra sostenibilità e digitale: riflessioni sul mercato del libro in Italia
Inizia domani il Salone Internazionale del Libro di Torino, fra gli eventi più importanti del mondo dell’editoria: è il momento giusto per domandarsi in che direzione sta andando l’editoria oggi e dove andrà quella di domani.
Il Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto alla sua XXXVI edizione, apre domani le sue porte. Il tema scelto quest’anno è la vita immaginaria, ossia la stella polare di quella creativa, dove i mondi nuovi hanno inizio. Per noi, amanti dei libri, questa è anche un’occasione per fare il punto sullo stato dell’editoria e del mercato del libro in Italia.
L’editoria nel nostro Paese rappresenta la prima industria culturale e, negli ultimi anni, il settore ha continuato a espandersi e a trasformarsi: l’offerta delle case editrici si amplia, il ciclo di vita dei libri si allunga e nuove possibilità vengono tracciate dal mercato internazionale. L’ultimo report dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sul mercato del libro di varia in Italia mette in evidenzia come nel 2023 il numero dei libri pubblicati sia cresciuto del 5% rispetto al 2022. Al contempo, l’andamento degli e-book resta pressoché stabile con il +2,5%, mentre più netto è il miglioramento del +12% degli audiolibri.
Si consolidano e sono in crescita altri modi di fruire i contenuti editoriali, senza tuttavia soppiantare la carta che, secondo un’indagine Istat del 2022, continua a essere il mezzo preferito dal 69,2% dellə lettorə.
Con questi numeri alla mano, è legittimo chiedersi in primo luogo quale sia l’impatto ecologico della carta, per arrivare poi a una riflessione più ampia sulla direzione verso cui l'editoria si sta muovendo riguardo ai temi della sostenibilità e del digitale.
Quali pratiche per la sostenibilità nell’editoria italiana?
Durante lo scorso festival Più libri più liberi, AIE ha presentato al pubblico il nuovo report I pilastri della sostenibilità lungo la filiera del libro, iniziativa che – attraverso dati e documentazione – tiene traccia delle azioni sostenibili intraprese dal mondo dell’editoria. La produzione di carta non è l’unico elemento da tenere in considerazione. La filiera produttiva e distributiva conta infatti anche di altri materiali, come colle e inchiostri, di imballaggi e plastiche, e infine della logistica.
Sebbene la quantità di carta per uso editoriale sia negli anni diminuita, AIE segnala una scarsità di dati sull’uso di carte dotate di certificazione FSC o PEFC – etichette di garanzia che fanno riferimento alla tracciabilità del materiale di riciclo, che può essere puro o misto. I benefici nel ricorrere a filiere tracciate si traducono nel contrasto alla deforestazione e al traffico illegale del legno, proteggendo in questo modo sia il patrimonio boschivo che le popolazioni legate alle foreste.
L’approccio di Iperborea verso la sostenibilità viene infine presentato dal report come globale: l’uso di carta e materiali riciclabili, la riduzione dei consumi negli uffici e le pratiche integrali per neutralizzare le emissioni, come le abitudini dellə dipendenti stessə, dallo smartworking alla preferenza dei trasporti ecologici per raggiungere il posto di lavoro.
Il futuro digitale della lettura
Nonostante la propensione al cartaceo dellə lettorə in Italia, il supporto digitale continua a crescere e a portare altre trasformazioni al prodotto libro così come l’abbiamo conosciuto fin qui. Nel 2022 chi legge e-book ha segnato il 35% (contro il 23% del 2021) e chi ascolta audiolibri ha raggiunto il 16% (11% nel 2021); è stata evidenziata anche la crescita percentuale di chi approccia la lettura esclusivamente in digitale, passata dall’8% nel 2021 al 15% nel 2022. Il 76% dellə lettorə dichiara inoltre di fare ricerche su internet mentre legge per comprendere meglio dettagli del libro (AIE, I tanti aspetti della lettura digitale, 2023).
Anche i social hanno un ruolo sempre più importante come mezzi di fruizione di contenuti narrativi o di scoperta dei libri: emblematico è il #BookTok, popolato e reso popolare dallə influencers di libri, da TikTok a Instagram. Un fenomeno in grado di portare (e riportare dopo molti anni) in vetta alle classifiche delle vendite i libri in trend sui social.
Le competenze indispensabili per lavorare in editoria, oggi e domani
Lavorare nel settore editoriale oggi significa dunque trovarsi a operare in un contesto in continuo cambiamento, influenzato sempre di più dal digitale da un lato, e dall’attenzione alla sostenibilità dall’altro.
Muoversi entro questi processi richiede una consapevolezza di come sta evolvendo il panorama unita a una sensibilità per i cambiamenti complessivi che ci circondano. Solo così diventa possibile far emergere prodotti sostenibili nell’era dei contenuti e del digitale: in altre parole, avere le capacità di cogliere le occasioni offerte dal presente e affrontare le sfide poste dal domani.
A questo scopo Feltrinelli Education in partnership con POLIMI GSoM ha ideato l’Executive Program in Editoria e Digital Media, un percorso di perfezionamento in partenza il 25 maggio, con l’obiettivo di formare professionistə dell’editoria capaci di inserirsi nel settore culturale e di pensare al libro come punto di partenza per generare nuove possibili declinazioni cross-mediali.
Le candidature al percorso Executive Program in Editoria e Digital Media sono ancora aperte.