I podcast più ascoltati: vince la qualità

I podcast più ascoltati: vince la qualità

Gli ultimi dati condivisi da Ipsos Digital Audio Survey ci mostrano una fotografia sulle abitudini in fatto di podcast: i fattori più importanti nella scelta del podcast da ascoltare sono gli argomenti e la qualità.

30/05/2023 , tempo di lettura 4 minuti

Sopravvissuto al post-lockdown, il podcast si conferma essere un format che cresce ogni anno di più e non un semplice trend passeggero – come fu, per esempio, Clubhouse. Nel mondo in cui viviamo, familiarizzare costantemente con le innovazioni, soprattutto tecnologiche e digitali, è diventato parte del nostro quotidiano. I comportamenti di ognunə verso queste variano però enormemente, con lə “early adopters” in testa (lə utenti più curiosə di sperimentare nuovi prodotti) seguitə poi dallə altrə. E non tutto ciò che è nuovo è destinato a restare, la maggior parte si rivela essere trend di passaggio che, talvolta per cattivo tempismo, non riescono a trovare lo spiraglio adatto per inserirsi nelle nostre routine. Ci vengono subito a noia. 

Dati alla mano, quella raccontata dai podcast è invece la storia di un medium che è riuscito ad avere successo e che, vent’anni dopo, ha ancora tanta strada da percorrere e svariate opportunità da esplorare. 

Un bilancio: i dati sul podcast in Italia nel 2022

Sebbene in Italia circolassero già dal lontano 2004, è solo negli ultimi anni che il podcast comincia a diffondersi in modo massivo e a far parlare di sé. Dopo un periodo di evoluzione embrionale e crescita, le sue enormi potenzialità e opportunità hanno iniziato ad essere colte dal mondo editoriale e dell’intrattenimento, inaugurando una nuova fase di vita del podcasting dove è la qualità a fare da elemento portante.

Giunta alla sua quarta edizione, l’ultima indagine Ipsos Digital Audio Survey ci consegna i dettagli sulle nostre abitudini in fatto di fruizione di contenuti audio digitali, in particolare di podcast. In Italia nel 2022 lə ascoltatorə sono statə 11,1 milioni, vale a dire 5 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente. Principalmente giovani (43% sono under 35) e con un titolo di studio tendenzialmente elevato (30% hanno un titolo di laurea), quellə dei podcast sono consumatorə che, trovandosi nel mezzo di un flusso di stimoli costanti e di diversa provenienza, si allontanano dalla comunicazione tradizionale dei giornali e scelgono una combinazione fra intrattenimento e news che sa offrire contenuti approfonditi mantenendo un tone of voice leggero e accattivante.

L’estrema versatilità del format e la possibilità di interrompere e riprendere l’ascolto in qualsiasi momento vanno incontro all’odierna attitudine al multitasking, allo svolgimento di altre attività in concomitanza con la durata degli episodi. Non a caso il dispositivo più utilizzato è lo smartphone (72%), mentre si è a casa (73%), ma anche mentre ci si sposta (28% in macchina, 22% sui mezzi di trasporto e 21% a piedi).  

L’engagement rate resta stabile, gli episodi vengono generalmente seguiti nella loro interezza e cresce parallelamente anche l’ascolto delle serie di podcast (79%) rispetto a chi, al contrario, si ferma solo al primo episodio o poco più avanti (36%). Il principale trigger di scelta è l’argomento (57%). 

Qualsiasi argomento basta che sia di qualità: una caratteristica irrinunciabile nel podcasting

Di podcast, come abbiamo capito, ce ne sono di ogni tipo e se ne producono giornalmente sempre di nuovi, rendendo difficile per lə utenti scegliere quale seguire. 

Spaziando tra l’informazione e l’intrattenimento, gli argomenti possono essere i più disparati: dalla cultura e la società, all’economia, l’istruzione, le tecnologie, la narrativa, i libri e il cinema. La lista potrebbe continuare perché ogni tema può essere trasformato in una storia, a patto che sia interessante nel modo in cui si decide di raccontarla al proprio pubblico.

Come si mantiene vivo l’interesse dell’audience?

Che sia il risultato di ricerche spontanee su Internet, un consiglio di amichə o conoscenti o la sponsorizzazione online, la fruizione resta nelle mani dellə utenti, che mantengono il controllo sulla scelta di cosa ascoltare. In un certo senso, poiché l’ascolto non è imposto da fattori esterni e sono gli argomenti ad essere i principali driver di scelta, nel momento in cui viene schiacciato il tasto “play” l’interesse dell’ascoltatorə è già qualcosa di acquisito. 

Il podcast è un prodotto editoriale che crea una relazione con chi li ascolta grazie ad un linguaggio versatile e intimo. Ma in una società come la nostra dove il tempo è un bene scarso ciò che fa la differenza fra podcast e podcast, e che concorre a determinarne successo e longevità, è la qualità. Chi fa podcast deve innanzitutto porsi e rispondere ad alcune domande durante la progettazione, in modo da svolgere al meglio tutte le tappe successive di produzione e diffusione del contenuto. Puntualizzare accuratamente ogni fase di lavoro può significare riuscire a dare continuità nella pubblicazione: iniziare nuovi progetti è relativamente facile, ma riuscire a svilupparli e dargli senso non si può improvvisare. Per questo oltre a possedere skills tecniche nella costruzione di ogni puntata, diventano fondamentali la cura nella ricerca e l’approfondimento dei temi da trattare.


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