Scuola: dalla realtà virtuale al nanolearning, i trend educativi del 2021

Scuola: dal nanolearning alla realtà virtuale, i trend educativi del 2021

La giornalista e insegnante Charlotte Stace mette insieme tutte le tendenze educative che si svilupperanno nel 2021 grazie all'ingresso del digitale nel mondo della scuola

04/02/2021 , tempo di lettura 3 minuti

Il 2020 è stato un anno di stravolgimenti a livello globale e ha portato con sé anche una serie di innovazioni destinate a restare. Tra queste c’è l’ingresso del digitale nel mondo dell’istruzione. 

Con la didattica a distanza i banchi di scuola sono stati sostituiti da internet, mentre le App e l’apprendimento ibrido hanno preso il posto di libri, quaderni e interrogazioni. Cambiamenti che, secondo gli esperti, in parte rimarranno anche quando torneremo alla normalità, o meglio, a quella nuova normalità che caratterizzerà la nostra vita nell’era post-Covid. 

In un articolo pubblicato sul blog della Pearson International School, la giornalista e insegnante Charlotte Stace analizza quali saranno le tendenze educative nel 2021 alla luce delle innovazioni portate dalla tecnologia digitale. 

Il Nanolearning 

Facciamo tutto tramite computer: lavoriamo, studiamo, acquistiamo, viviamo. L’esplosione della digitalizzazione causata dal Covid-19 ha però delle conseguenze da tenere in considerazione nel momento in cui ci approcciamo a qualsiasi attività. La nostra capacità di attenzione si riduce, il nostro cervello è bombardato da allarmi e notifiche che ci distraggono in continuazione, elaboriamo meno informazioni e il nostro grado di concentrazione è più ridotto. Secondo Charlotte Stace a livello scolastico questi problemi possono essere affrontati attraverso il Nanolearning, una soluzione di apprendimento che prevede di fornire agli studenti poche informazioni in poco tempo. “È dimostrato che l'apprendimento in brevi periodi aumenta la nostra capacità di acquisire e conservare le informazioni. Fornendo ai tuoi studenti piccoli frammenti di informazione, è molto più probabile che la loro produttività aumenti così come la loro capacità di apprendere” si legge nel blog. Stace consiglia di attuare una strategia: 

  • identifica le esigenze degli studenti; 
  • stabilisci gli obiettivi di apprendimento; 
  • scegli i tuoi contenuti, ad esempio video, app, podcast; 
  • sii breve; consigliato mantenersi entro 2-5 minuti. 

 La realtà virtuale e la realtà aumentata 

La realtà virtuale e la realtà aumentata possono favorire l’apprendimento e non occorre spendere chissà quali cifre per acquistare visori o auricolari che creino un mondo virtuale i cui interagire. Google Cardbord per esempio - ma ci sono anche altre alternative - offre un’esperienza virtuale a basso costo: basta solo collegare lo smartphone al visore e immergersi in una nuova realtà. Lo stesso consiglio vale per la realtà aumentata che sovrappone immagini e suoni virtuali a quelli reali permettendoci, ad esempio, di guardare un panda seduto sul nostro divano. “Gli studenti interagiscono con le tecnologie digitali come la realtà virtuale perché li ispira a pensare oltre le quattro mura della classe”, spiega Stance. È dunque utile portare la realtà virtuale e la realtà aumentata in classe. Ma come farlo? 

  • Gite sul campo: la realtà virtuale può portare gli studenti in un tour nelle migliori gallerie, musei e città del mondo, senza lasciare l'aula o la casa.
  • Carriere virtuali: la realtà virtuale offre agli studenti l'opportunità di scoprire una serie di carriere, consentendo loro di comprendere cosa significhi fare lavori diversi. 
  • Formazione high-tech: utile per gli studenti che stanno pensando di intraprendere una carriera in settori come l'esercito o la medicina. VR e AR possono proiettare la formazione nella vita reale. 
  • Immersione linguistica: queste tecnologie possono immergere i ragazzi in una lingua straniera, inserendoli in un mondo virtuale.

Apprendimento progettuale

Si tratta di un metodo d'insegnamento che coinvolge gli studenti in progetti di vita reale, aiutandoli ad apprendere grazie a un’esperienza diretta. Si può chiedere ai ragazzi di risolvere un problema ambientale, trovare fonti di energia alternative o esprimere opinioni su un tema molto dibattuto. Il consiglio pratico in questo caso è quello di dividere la classe in gruppi e chiedere ad ognuno di essi di sviluppare idee su un determinato progetto. Una volta trovato l’argomento giusto, gli studenti dovranno costruire una presentazione digitale e mostrare il progetto su cui poi il resto della classe intavolerà un dibattito. 

Apprendimento esperienziale 

È un approccio che implica l'immersione degli studenti in situazioni che accadono nella vita reale, offrendo loro un'esperienza di prima mano su pianificazione, processi decisionali, lavoro di squadra e altro ancora. Come metterlo in atto? Tre i suggerimenti della Pearson International School:

  • esercizi collaborativi: fornisci agli studenti un problema e chiedi loro di trovare idee e soluzioni: 
  • gioco di ruolo: fai in modo che recitino scenari diversi. Una situazione immaginaria può insegnare ai ragazzi come azioni e comportamenti possono influenzare i risultati; 
  • lavoro sul campo: impegnare gli studenti in una raccolta dati online tramite questionari e sondaggi che possono poi essere presentati alla classe.

Registrati alla newsletter

Segui Arianna, la newsletter di Feltrinelli Education per
non perdersi nel cambiamento: gratis, settimanale, per te!
Segui Arianna