Sitcom famose che hanno fatto la storia del genere

Sitcom famose che hanno fatto la storia del genere

Dietro sitcom di culto come Friends, The Office o Caméra Café c'è un grande lavoro di scrittura e costruzione di ogni episodio, sketch e battuta. Ma cosa ha reso così innovative queste serie fortunate?

18/10/2023 , tempo di lettura 2 minuti

Nel nostro quotidiano l’elemento comico è pervasivo, presente nella pubblicità, negli sketch e i meme che circolano fra social e forum. La comicità per definizione rappresenta il pensiero "out of the box” e, quando utilizzata in TV, diventa uno strumento che accresce l’empatia con il pubblico. Tra i format TV che fanno dell’elemento comico il proprio tratto distintivo c’è la sitcom – il cui termine deriva dalla contrazione di “situation comedy” –, nata negli Stati Uniti e poi diffusasi nel resto del mondo. Inizialmente pensata per la radio, dagli anni ’40 del secolo scorso ha trovato nella televisione, e in particolare nelle serie TV, il format privilegiato con cui crescere e svilupparsi, sebbene nel corso del tempo abbia mantenuto per lo più inalterati alcuni elementi ricorrenti, diventati poi una sorta di marchio di fabbrica della sitcom, come ad esempio il setting limitato a poche ambientazioni quotidiane (talvolta una sola e ben riconoscibile), poche figure ed episodi autoconclusivi

La sitcom è pensata e strutturata per un pubblico preciso: il tipo di battute e citazioni, il setting e l’estetica costituiscono tutti riferimenti culturali precisi che solo il target di riferimento può pienamente cogliere e apprezzare. Per questo motivo molte di queste serie TV funzionano in primis nel contesto di provenienza, mentre nei palinsesti televisivi di altri Paesi riescono spesso ad avere successo attraverso un lavoro di traduzione e doppiaggio. Sebbene le sitcom seguano schemi ricorrenti e presentino fra loro elementi di somiglianza, ce ne sono state diverse che hanno fatto la storia del genere grazie a elementi innovativi che hanno permesso a queste di cambiare, seguendo un’evoluzione. Vediamone alcune, insieme a ciò che le ha rese immortali.


The Office US: il mockumentary nella sitcom

Sulla scia dell’omonima sitcom britannica, The Office US è diventata ben presto una serie di culto, vista e riguardata rivista in tutto il mondo. La serie si presenta nello stile del mockumentary, eliminando due delle caratteristiche principali delle sitcom più famose del periodo: il pubblico in studio e le risate preregistrate. Lo stile è quello di un vero e proprio documentario grazie alla configurazione a telecamera singola, che segue il quotidiano lavorativo dellə dipendenti dell’azienda produttrice di carta Dunder Mifflin sia nelle loro mansioni che in interviste private dove hanno modo di svelare i loro pensieri, in una sorta di confessionale con la troupe. L’umorismo che ne emerge è costruito intorno all’ordinario, fatto di battute grottesche e bizzarre in un contesto lavorativo qualunque, a tratti volutamente noioso e per questo assurdo, facendo della derisione dell’immagine del self-made man americanə il punto cardine dell’intera serie.


Caméra cafè FR: un format fortunato

Tuttə abbiamo visto almeno un episodio di Camera Cafè: la maggior parte, probabilmente, anche più di uno, al punto da renderci più che familiari i volti di Luca Nervi e Paolo Bitta (interpretati dagli attori Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu). Non tuttə però sono a conoscenza del fatto che la serie italiana – trasmessa dal 2003 al 2017 per un totale di quasi 1800 episodi – è l’adattamento di un’omonima serie francese, creata da Bruno Solo, Yvan Le Bolloch’h e Alain Kappauf e mandata in onda dal 2001 al 2004, che ha lanciato un format più che fortunato, esportato identico in tutto il mondo. 

Anche in questo caso la vita aziendale, condensata nello spazio della pausa caffè, rappresenta il fulcro della storia: le pause diventano l’escamotage narrativo che fa da fil rouge a ogni episodio, indipendente l’uno dall’altro, ma che man mano si arricchiscono di riferimenti a particolari eventi accaduti in altri episodi, fidelizzando così il pubblico. Punto di vista dellə spettatorə è proprio la macchinetta del caffè, la trovata più originale di questa serie che in alcuni Paesi, come la Cina, ha dato il via a una vera e propria sitcom brandizzata Nespresso, con l’obiettivo di aumentare la popolarità del caffè nel Paese. Sia l’ambientazione che il tipo di ripresa sono portate all’estremo: la location è sempre la stessa e rappresenta l’universo narrativo della storia, l’inquadratura è una sola e fa da spia ai discorsi deə personaggi, il cui umorismo è caricaturale e grottesco, spesso ai limiti del cinico. Il titolo della versione originale strizza l’occhiolino proprio al format scelto, trattandosi di un gioco di parole che somiglia alla frase “caméra cachée”, camera nascosta, facendo riferimento alle candid camera dei programmi televisivi.


Friends: riflesso di una società in cambiamento

Di sitcom e serie TV che ruotano intorno alle vicende di gruppi di amichə ce ne sono ormai molte e Friends può essere considerato il vero e proprio precursore di questo genere. Sebbene utilizzi alcuni schemi ricorrenti della sitcom, come le risate di sottofondo (la cosiddetta “laugh track”), la serie presenta caratteristiche che sono state innovative e che hanno dato forma a un prodotto originale e unico, rinnovando lo show per dieci stagioni. Primo fra questi elementi d’innovazione sono proprio ə protagonisti: non più coppie o famiglie, ma amichə che si trasformano in una famiglia elettiva, con cui si condivide tutto. Questə risultano verosimili, quasi persone reali che potremmo incontrare nella vita di tutti i giorni, che inoltre non rimangono cristallizzati ma maturano stagione dopo stagione. Oltre a essere stravolto il concetto di famiglia, i temi affrontati nello svolgersi degli episodi sono specchio di una società in cambiamento, che si interroga su sé stessa in modo continuo. Trattandosi degli anni ’90, Friends ha portato sullo schermo tematiche fino ad allora poco esplorate, come le questioni inerenti il genere, l’orientamento e le preferenze sessuali, l’emancipazione e indipendenza o scelte di vita come la maternità per altrə: tutti argomenti destinati a creare dibattito e opinioni contrastanti, un elemento che definisce anche la sitcom in sé come genere – e Friends ne è un caso esemplificativo –, la cui struttura e comicità fanno entrare in conflitto visioni più conservatrici e stereotipate con voci più progressiste ed emancipatorie della realtà e della diversità. Questo accade sia all’interno della serie stessa, nello svilupparsi di storia, trama e personaggi, che nella percezione del pubblico e nella risonanza che la serie ha poi avuto nella società.


Dietro ogni sitcom di successo 

Nella TV, e in ogni suo format sitcom compresa, c'è un immenso lavoro di professionistə che, attraverso sessioni di brainstorming e scrittura, costruiscono ogni episodio, sketch e battuta, poiché nulla di quello che vediamo sullo schermo viene lasciato al caso.


Questo sarà anche l’argomento su cui si svolgerà il corso "Scrivere per la TV: il lavoro di autore televisivo" , condotto da Antonio Losito, autore TV, docente e podcaster.


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