Chi è e cosa fa il curatore di una mostra
Come si diventa curatore di mostre d’arte? Servono esperienza e molteplici conoscenze, che vanno dalla relazione con istituzioni e artisti al monitoraggio dell’allestimento.
Il panorama delle mostre è in rapido cambiamento, di pari passo con la complessità che la società circostante acquisisce nel tempo. Di conseguenza, la richiesta di figure professionali diversificate che operino nel settore artistico e di organizzazione mostre è aumentata, così come le competenze richieste. Figura indispensabile all’interno di questo ecosistema in continuo cambiamento è quella del curatore di mostre, un ruolo di responsabilità che racchiude dentro di sé diverse anime e conoscenze, il cui compito è dialogare e mettere in dialogo l’espressività e narrazioni degli artisti con i bisogni e gli interessi del pubblico, intercettando i cambiamenti socio-culturali – manifesti o sotterranei – e senza tralasciare le contingenze economiche, istituzionali e burocratiche che fanno da cornice.
Ma cosa fa, nel concreto, un curatore di mostre e quali sono le competenze professionali richieste? Qual è il percorso da intraprendere per entrare nel mondo della curatela? Vediamolo insieme.
Cosa fa il curatore di mostre d’arte
Curare e ideare una mostra nel tempo presente significa incarnare nel proprio ruolo la complessità del mondo dell’arte che cambia in relazione alla società, dovendo mettere in dialogo istituzioni e figure fra loro eterogenee, tenendo conto dell’impatto della comunicazione e del digitale. Significa dunque sapersi mettere in discussione e continuare ad investire sulla propria formazione e carriera lavorativa: è una strada lunga che inizia con la passione per l’arte e che prosegue nutrendo questo interesse con un accrescimento continuo delle proprie competenze.
I compiti del curatore di mostre sono molteplici e comprendono tutte le fasi di ideazione, progettazione, organizzazione di mostre. Ma non solo. Il lavoro di curatela implica anche il saper dialogare con gli artisti, rispettandone il pensiero espressivo e l’opera, portando avanti la relazione con il pubblico e con i suoi interessi. Nel suo lavoro, un curatore e organizzatore di mostre si occupa di gestire il personale coinvolto nelle fasi organizzative; in seguito alla scelta di quali opere esporre, il curatore si occupa di creare un racconto visivo, una narrazione che dia senso all’esposizione, scegliendo location e spazi espositivi interni e monitorando l’intera fase di allestimento. Significa anche predisporre un budget, indispensabile per la riuscita della mostra e degli eventi, insieme alla ricerca dei finanziatori e al mantenimento della relazione con gli sponsors. Il curatore stabilisce e coordina inoltre le operazioni di marketing, comunicazione e promozione delle mostre, e molto altro ancora. Se sembra tantissimo è perché lo è: ma non bisogna dimenticare che il curatore non opera da solo, ma si avvale delle competenze di molte altre figure professionali, di cui coordina le tasks e con cui lavora insieme per arrivare alla realizzazione finale della mostra.
Come muovere i primi passi nel mondo della curatela e organizzazione mostre
Il percorso da intraprendere per diventare curatore di mostre non è univoco e molto dipende dagli interessi di ognuno. L’arte, in tutte le sue sfaccettature, si declina infatti in modi d’espressione diversi: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle performance, e tanto altro. E, ancora, una mostra può ospitare opere concettuali o meno, può essere frutto del lavoro di un singolo – prendendo il nome di “personale” – o di un collettivo di artisti. In tutti questi casi, il curatore deve avere le conoscenze pregresse o si deve adoperare per acquisirle in modo da tenere le fila del progetto e creare una narrazione efficace. Ma cosa serve per iniziare?
Innanzitutto, è utile conseguire una laurea specialistica in Conservazione dei Beni Culturali; ottenuto un titolo di studi riconosciuto, anche svolgere dottorati di ricerca e corsi di formazione di approfondimento può fare la differenza. Oltre a costruirsi una base teorica solida e approfondita, non bisogna infine trascurare la parte più pratica ed esperienziale, ragion per cui, durante o subito dopo gli studi, cercare uno stage in un museo o una galleria servirà per iniziare a comprendere le logiche di questo mondo e a mettere sul campo le conoscenze apprese.
3+1 consigli da seguire per avere una marcia in più: organizzare mostre oggi
• Fare un periodo all’estero per affinare le competenze linguistiche. Parlare più di una lingua è ormai indispensabile per lavorare nel settore artistico e vivere in un altro contesto ci aiuterà a scoprire realtà altre, aprendo mentalità e orizzonti. E non deve tradursi necessariamente in una ingente spesa economica: soprattutto per i più giovani, in ambito artistico sono attivi numerosi progetti, programmi di stage e volontariato internazionale retribuito.
• Conoscere la scena culturale e artistica della città in cui si vive. Partire dal basso, incontrando le persone coinvolte nel settore che si spendono per rendere vivo il contesto urbano, può far nascere commistioni interessanti, fornendo contatti utili per collaborazioni anche future, ma serve in primo luogo per conoscere tutte le personalità coinvolte nel proprio territorio, lasciando che esperienze e punti di vista policromi abbiano un posto nel proprio bagaglio di conoscenze.
• Tenere d’occhio le job description di profili senior. Essere aggiornati sul mondo del lavoro nell’ambito di interesse può aiutare a capire quali sono le competenze più richieste e le esperienze necessarie per arrivare al proprio obiettivo professionale.
• Imparare direttamente dai professionisti del settore. Ci sono numerosi corsi di formazione che propongono nomi importanti fra i propri docenti, che impostano l’insegnamento partendo da anni e anni di esperienza sul campo, fornendo agli studenti una visione completa e complessa del mestiere. Con questa prospettiva, Feltrinelli Education, insieme a Marsilio Arte, ha progettato il corso “Curare una mostra: progetto, produzione e comunicazione”, con l’obiettivo di introdurre al concetto di curatela, ideazione, produzione e comunicazione di una mostra nel contesto artistico contemporaneo, che ha come docenti Gabriella Belli, Simona Cantone, Denis Curti, Chiara Giudice, Stefano Karadjiov e Luca Molinari, figure di altissimo rilievo per esperienza e competenza nel contesto italiano e internazionale.