Mappe concettuali: definizione e strumenti più usati

I migliori programmi e le migliori app per creare mappe concettuali

Non occorre più prendere carta e penna per creare i nostri schemi, ma basta andare su internet e sfruttare le potenzialità delle app e dei software disponibili. Ecco i più diffusi

21/02/2021 , tempo di lettura 4 MINUTI

Nell’era di internet e del digitale le mappe concettuali possono essere la nostra salvezza. Siamo continuamente inondati da informazioni, alcune escono dalla nostra mente alla stessa velocità con cui sono entrate, altre - le più importanti - rimangono. Spesso però, a causa della quantità di idee e pensieri con cui siamo chiamati a rapportarci ogni giorno, alcuni concetti utili per la nostra vita e per il nostro lavoro rischiano di sfuggirci.
Perché siamo impegnati in altri progetti, perché siamo distratti da altre nozioni, perché in quel determinato momento non siamo predisposti all’apprendimento. Ed è proprio a questo punto che ci vengono in soccorso le mappe concettuali, strumenti utili per imparare, comprendere e memorizzare non solo le singole informazioni, ma anche il legame esistente tra esse. 

Cosa sono le mappe concettuali 

L’utilità delle mappe concettuali fu teorizzata negli anni ‘70 dall’accademico statunitense Joseph Novak che, ispirandosi alla teoria dell’assimilazione sviluppata qualche anno prima da David Ausubel, basa l’apprendimento su cinque “elements of education”: il soggetto che apprende, l’insegnante, la conoscenza, il contesto e la valutazione. Novak sottolinea l’importanza dell’apprendimento significativo, che secondo lui comporta benefici di natura cognitiva, emotiva e pratica, potenziando il coinvolgimento e la responsabilità del soggetto. Per illustrare il processo di apprendimento da seguire, l’accademico introduce uno nuovo strumento didattico: le mappe concettuali. 

Si tratta di rappresentazioni grafiche, spesso sotto forma di schemi, che consentono di collegare tra loro diversi concetti. Dall’informazione iniziale si costruisce una rete che mette “nero su bianco” le conoscenze che abbiamo acquisito su un determinato tema, aiutandoci a comprenderlo e a memorizzarlo. Ogni mappa si può sviluppare orizzontalmente o verticalmente, si può istituire una gerarchia tra i concetti e collegarli con linee che ne identificano il legame con un criterio logico-deduttivo. 

A cosa servono 

Costruire una mappa concettuale è utile sia nell’apprendimento scolastico che nello svolgimento della propria attività professionale. Il loro scopo è quello di favorire un apprendimento basato sul significato, in grado di modificare le strutture cognitive e di accrescere le conoscenze di chi le utilizza, mettendo da parte l’apprendimento meccanico, che invece si fonda essenzialmente sulla memoria. 

Nel passato le mappe concettuali venivano realizzate con carta e penna. Oggi per realizzare schemi e grafici, si possono usare applicazioni e software. Il tutto in modo semplice e intuitivo. 

App e software per mappe concettuali 

Sugli store Apple e Android è possibile trovare diverse applicazioni, sia gratuite che a pagamento, che consentono di realizzare mappe concettuali. Numerosi anche i software per desktop esistenti. Ve ne proponiamo alcuni: 

  • SimpleMind: l’app si può scaricare gratuitamente sia sui dispositivi iOS che su quelli Android. Se si vogliono sfruttare anche funzionalità aggiuntive si deve però passare alla versione Pro, che è a pagamento. Non richiede né una registrazione né la creazione di un account. La versione base possiede già tutte le feature necessarie per creare una mappa concettuale, ha un’interfaccia molto intuitiva ed è facile da utilizzare. Ha numerose opzioni di formattazione, personalizzazione e diversi layout. Possibile inserire nel grafico immagini, video, memo vocali, link, ecc. L’App si può sincronizzare con Dropbox e Google Drive e consente di condividere le mappe con altri utenti. 
  • Mindomo è un’altra app gratuita disponibile su tutti gli store. Ci sono però altre tre versioni: Premium (a 5,5 euro al mese), Professional (13,5 euro) e Team (16,5 euro per 3 utenti). Anche in questo caso ci troviamo davanti a uno strumento semplice e intuitivo. Sono presenti temi e layout personalizzabili e nella costruzione della mappa concettuale si possono inserire link, note ed emoticons. È utile anche per costruire mappe mentali, schemi e diagrammi di Gantt che possono essere facilmente trasformati in presentazioni. È disponibile anche una versione Desktop.
  • MindMeister è sia un’app che un software che consente di costruire mappe concettuali che includono allegati multimediali. Si può usare anche per per prendere appunti, fare brainstorming, impostare progetti e permette a diversi utenti di collaborare in tempo reale alla realizzazione della mappa. Dopo il download è necessario registrarsi e creare un account. È disponibile in 4 versioni: Basic (gratuita), Personale (4,99 euro al mese) Pro (8,25 euro), Business (12,49 euro). 
  • MindNode è disponibile per Mac e iOS. Consente di realizzare brainstorming visivi e mappe mentali d’impatto e di condividere i propri documenti con altri utenti. Offre anche la possibilità di sincronizzare le mappe con gli altri device Apple. Permette di inviare attività a Promemoria di Apple, OmniFocus e Things e di importare/esportare il progetto come testo, Rtv, Csv, Opml, Pdf. immagine ecc. Disponibile anche una versione Plus a pagamento (2,99 euro al mese) che sblocca future come struttura, tag visivi, modalità dettaglio, note, temi, adesivi e collegamenti. 
  • MiMind è invece disponibile gratuitamente per la creazione di mappe concettuali di vario genere su smartphone e tablet Android. Ha un’interfaccia molto attraente, è facile da utilizzare e dà la possibilità di modificare e selezionare tutte le funzioni, dalla struttura ai colori, dal font alle immagini. 
  • X Mind è un software gratuito disponibile per Windows, MacOS e Linux. Consente di creare un account gratuito online e di incorporare le proprie mappe concettuali all’interno di post pubblicati su blog e siti. Chi vuole andare oltre le funzioni basic, deve scaricare la versione a pagamento (129 euro una tantum/59,99 euro l’anno) che consente di aggiungere note vocali, personalizzare temi e layout ed esportare le mappe in diversi formati.
  • Word/Pages: chi non ha voglia di scaricare app o programmi, per creare le proprie mappe concettuali può sfruttare le funzioni presenti nei software di videoscrittura più diffusi. Si tratta di Word per Microsoft/Android (ma anche iOS) e Pages per Mac e iOS. In entrambi i casi non sono disponibili tutte le feature presenti su app e software creati appositamente e il processo di creazione delle mappe è più macchinoso, ma è comunque possibile realizzare un lavoro semi professionale.

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