Parlare di adolescenza in classe

Parlare di adolescenza in classe

Percorrere l’adolescenza è spesso un sentiero difficile: cambiamenti, scoperte e fragilità sono solo alcuni dei temi che lə ragazzə si trovano ad affrontare. Ecco alcune proposte di lettura per accompagnare la classe nel creare dialoghi e riflessioni.

10/03/2023 , tempo di lettura 5 minuti

Una fase della vita, spesso liquidata come passeggera, di ribellione e trasgressioni. Tuttə sappiamo cos’è l’adolescenza: quel periodo di transizione che dall’infanzia porta all’età adulta. Ma sapere di cosa si tratta o averla vissuta non basta per affrontare empaticamente il tema con la classe. 

La ricerca di indipendenza è anche presa di coscienza delle proprie responsabilità di futurə adulti, ma anche di rivendicazione di libero arbitrio nel qui e ora, diverso da quello di genitori e insegnanti e che per questo può sfociare nel conflitto. Il conflitto è parte del gioco, e tuttavia può essere mitigato, accompagnato e spiegato piuttosto che criticato, sminuito o ignorato.

Il compito dell’insegnante non è quello di imporre nozioni e conoscenza, ma piuttosto di accompagnare lə alunnə in un percorso di sviluppo cognitivo e fare scoprire loro gli strumenti più adatti per l’apprendimento in senso ampio, stimolando il dialogo e il confronto. Chi si trova dall’altra parte della cattedra sa che cosa significa essere stati adolescenti, ma quell’età ha fatto il suo tempo. E sì, i cambiamenti sono più o meno sempre gli stessi, ma il periodo storico, le peculiarità della società, e quindi alcune delle problematiche stesse che unə ragazzə può sperimentare, sono diversi e perciò è diverso il modo e i tempi in cui lə adolescenti maturano. 

Questo però non basta per stimolare empatia con lə ragazzə o far sì che il tema venga affrontato nel modo migliore. Questo però non basta per stimolare empatia con lə ragazzə o far sì che il tema venga affrontato nel modo migliore. 

Quindi, come creare un dialogo costruttivo e ragionato intorno al tema? Crediamo che, come prima cosa, sia necessario capire il presente e capire perché e quali sono i bisogni dellə adolescenti di oggi, non infantilizzare lə ragazzə e, innanzitutto, porsi in posizione di ascolto, parlando a e con loro e non di loro.

Un ambiente accogliente e di sostegno incoraggerà lə ragazzə ad esplorare con positività le novità che si presentano, attutendo gli inevitabili momenti di crisi, incomprensione e sofferenza. 

Il corpo che cambia. I corpi si trasformano, più o meno velocemente, seguendo ritmi individuali e caratteristiche personali. Cambiamenti che hanno luogo in un ambiente già definito, con standard corporei irraggiungibili a cui lə ragazzə si confrontano senza avere ancora gli strumenti per poterli ridimensionare o rifiutare. L’accettazione di sé è un percorso a cui si arriva con più o meno fatica, attraverso la costruzione di un’immagine estetica che sia comprensibile e raggiungibile per noi.

Affettività e sessualità. L’educazione sessuale è la grande assente nelle scuole italiane, e se la si fa, la si fa male: non solo biologia, riproduzione e fertilità. Educazione sessuale significa parlare di scoperta del piacere, consenso, orientamenti sessuali, IST, differenze di genere e tanto altro. Durante l’adolescenza si inizia a fare esperienza di tutte queste cose, spesso con poca o nulla consapevolezza e ricercando informazioni solo sul web, ma senza avere un confronto reale e realistico con chi ha maturato gli strumenti per vivere meglio e in modo più sicuro queste esperienze. Parlarne in classe è indispensabile per il benessere dellə ragazzə, ma anche della società nel suo insieme.

Ansia e salute mentale precaria. Ansia, attacchi di panico, depressione e autolesionismo sono aumentati negli ultimi tre anni fra lə adolescenti. La limitata socialità e l’impossibilità di chiedere sostegno a specialisti, ma anche solo di chiedere aiuto allə amichə hanno giocato a favore della solitudine, della fobia sociale e della vulnerabilità. Lə ragazzə hanno trovato come unico rifugio gli smartphone, acuendo processi di dipendenza e sviluppando disturbi correlati come insonnia, FOMO (fear of missing out), incapacità di relazionarsi. 

Relazionarsi con lə altrə. La relazione si impara vivendola. I rapporti con lə altrə aiutano ad affrontare le insicurezze, la solitudine, ma anche le scoperte epocali tipiche dell’adolescenza. Che sia con lə coetaneə o con lə adulti di riferimento, una relazione si fa sempre in due. Rispettare lə altrə e la loro diversità, imparare a dialogare e a costruire un confronto sano è responsabilità di chi partecipa alla relazione, ed è qualcosa che si impara insieme. 

Inserirsi nella società e capire il presente. L’adolescenza, una porticina d’ingresso nel “mondo dei grandi”, fa scoprire l’esterno, le criticità e i malfunzionamenti della società. Con un range di esperienze e conoscenze limitato, sentirsi inadeguati e senza le giuste risorse per trovare il proprio posto è normale. Il “mondo dei grandi”, però, non è il punto d’arrivo: diventare adulti e sentirsi nel posto giusto è un processo, uno sviluppo continuo che si alimenta sempre. Per dare dei significati ad alcune delle domande che nascono durante l’adolescenza e aiutare a relativizzare l’insicurezza nata da sentimenti di malessere causate da un senso di ingiustizia e impotenza verso fatti che non si riescono a comprendere, può essere utile invitare la classe alla riflessione su temi e problemi di attualità.

Formazione del pensiero critico e strumenti per diventare “bravə” adulti. La scuola, le relazioni con famiglia, insegnanti e coetaneə, ma anche con l’alterità, prendere consapevolezza di sé e del posto che si occupa nella comunità e società, sono tutti momenti fondamentali per la propria formazione, che sia mentale, professionale ed emotiva. Durante questi momenti, insieme alle persone che abitano il nostro quotidiano, diventa utile il confronto costruttivo e la discussione, che è un modo per aprirsi a diversi punti di vista, ad imparare ad ascoltare e osservare, elaborando il proprio pensiero. Pensare, e pensare bene, è qualcosa che viene stimolato dalla lettura. A questa, si possono affiancare altri strumenti preziosi e altrettanto validi, come podcast, film, serie TV, corsi di formazione.


6 libri per comprendere l’adolescenza e parlare con lə ragazzə


Noi di Feltrinelli Education abbiamo selezionato 6 libri che, in modi diversi, trattano dell’adolescenza tratteggiandone le sfide e i momenti di buio, ma anche delle opportunità che nascono da questo periodo prolifico.

  • Laurence Steinberg, Adolescenti. L’età delle opportunità. “L’idea che gli adolescenti corrano rischi perché non conoscono niente di meglio, è ridicola”. In questo libro, Steinberg pensa all’adolescenza come momento non solamente di “rischi”, ma anche di irripetibili opportunità. L’adolescenza non è un momento di malfunzionamento, ma anzi il periodo in cui il cervello è più plastico e capace di assorbire nuove esperienze.
  • Eugenio Borgna, Le passioni fragili. Una riflessione sulla tristezza, il dolore e la fragilità che caratterizzano la vita tutta, ma in particolare riguardano l’infanzia e adolescenza. Ciò che ci accade dà forma alle nostre esperienze, che vanno riconosciute e legittimate.
  • Anna Fabbrini, Alberto Melucci, L’età dell’oro. Adolescenti tra sogno ed esperienza. Sappiamo bene che l’adolescenza è una fase della vita ben delineata. Ma se questo confine non fosse così definito? Questo saggio parla allə adulti, perché l’adolescenza termina ma non passa mai.
  • Tara Westover, L’educazione. Memoir autobiografico che esalta il ruolo dell’educazione come strumento di emancipazione dalla famiglia, motivo di isolamento ed estraneazione prima, e di conflitto poi. L’educazione è qui un percorso che l’autrice-protagonista si crea e che le permette di affermare la propria identità e di trovare il posto più giusto per sé.
  • Fabio Geda, Anime scalze. Vincendo il premio di Orbil 2018 come miglior libro per adolescenti e giovani adulti, Anime scalze ci porta ad esplorare le fragilità e il milione di domande che nascono nella mente di Ercole, ragazzo silenzioso ma irrequieto in cerca di risposte agli eventi che sconvolgono la sua esistenza. 
  • Peter Cameron, Un giorno questo dolore ti sarà utile. James è un ragazzo di 18 anni che preferisce la solitudine e la lettura alla compagnia dei coetanei, con i quali non è capace di relazionarsi. Romanzo di formazione che affronta il bisogno di conoscere se stessə e di accettazione della propria singolarità. 


Ma anche podcast e serie TV

  • Gli adolescenti si fanno male, una serie podcast del neuropsichiatra Furio Ravera che, partendo dai racconti di giovani pazienti, narra eventi e disagi dell’adolescenza.
  • Prisma (Serie TV 2022– ). Creazione di Ludovico Bessegato e Alice Urciolo, Prisma racconta le relazioni e la ricerca di sé di due fratelli gemelli in un mondo dove permea la mancanza di comunicazione con lə adulti e il desiderio di fuga da gabbie polverose e obsolete: ad un futuro già prestabilito si oppone la voglia di scoperta di sé, fatta da una generazione fluida, a capofitto in un percorso di libera esplorazione.

 

Per approfondire il tema della pervasività della tecnologia e dei social fra lə ragazzə, segnaliamo che è in partenza il Corso Live I videogiochi in classe, acquistabile anche con la Carta docenti. Altra risorsa importante, per non perdere di vista la sfera affettiva e sessuale, è il nostro Corso Live Sex Education.

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