Redattore editoriale: chi è, cosa fa e come diventarlo

Redattore editoriale: cosa fa, come lo si diventa, quanto guadagna

Quali sono le mansioni di un redattore editoriale all'interno di una casa editrice? Quanto guadagna? E cosa si deve fare per diventarlo? Leggi l'articolo per scoprirlo.

04/05/2022 , tempo di lettura 5 minuti

Il redattore editoriale (o editor) è la figura che all’interno di una casa editrice si occupa di seguire tutte le fasi di lavorazione, dall’ideazione del progetto alla stampa,di un progetto o di una collana

Cosa fa un redattore editoriale?

La mansione principale del redattore editoriale (o editor) è quella di coordinare tutte le altre figure operative presenti all’interno di una casa editrice. Proprio per questa ragione questa figura deve conoscere bene tutte le fasi di realizzazione di un progetto e avere gli strumenti necessari per mettere in moto tutti i professionisti legati alla creazione di un libro sia dal punto di vista organizzativo che intellettuale

Le fasi di lavoro di un editor sono molteplici, come lo sono le figure con cui deve interfacciarsi:

  1. Il suo lavoro parte dalla definizione di un progetto editoriale per il libro che si vuole realizzare: si comincia definendo la possibile collocazione del testo all’interno delle varie collane della casa editrice in accordo con l’editore, prendendo poi contatti con l’autore (o con l’agente editoriale che ne cura l’immagine e i contratti) per accordarsi su diritti e questioni economiche;
  2. La fase successiva prevede l’integrazione di tutti le figure e gli aspetti tecnici della catena di produzione editoriale. Il redattore dovrà dunque interfacciarsi con correttori di bozze, grafici, traduttori, assicurandosi che il loro operato non si discosti mai dal progetto iniziale definito con la casa editrice. È molto importante che in questa fase il redattore riesca a coordinare in maniera efficace tutte queste figure affinché il prodotto finale rispecchi l’idea iniziale nei tempi prestabiliti;
  3. Un’altra delle figure con cui deve interfacciarsi è l’autore. Il redattore deve valutare sia la forma che il senso del contenuto del manoscritto proposto ed è quindi fondamentale che comunichi continuamente con lo scrittore. Il contatto tra autore ed editor è fondamentale per la produzione di un testo e nella maggior parte dei casi un libro viene scritto a quattro mani sin dall’inizio. Un esempio celebre di questa dinamica è il rapporto tra Raymond Carver e il suo editor Gordon Lish che spesso effettuava tagli anche massicci sui manoscritti dell’autore trasformando il prodotto finale in un’opera scritta a due.
  4. Al termine dell’iter di produzione, il redattore si occupa di leggere il testo completo, correggere e segnalare eventuali errori di senso o carenze nella trama;
  5. Dopo che il testo è pronto spetta all’editor trovare un compromesso commerciale per riuscire a vendere il libro prodotto e inserirlo nel mercato.

L’editor non va confuso con l’editore. Quest’ultimo è il proprietario della casa editrice e a differenza del primo si occupa della definizione di tutte le linee editoriali e della definizione delle collane e non dei singoli progetti editoriali da collocare all’interno di esse.

Quanto guadagna un redattore editoriale?

Come per tutte le altre figure editoriali, anche lo stipendio del redattore editoriale dipende da molti fattori, in primo luogo la grandezza e l’importanza della casa editrice in cui lavora: nelle case editrici di medio-piccole dimensioni il suo stipendio sarà (solitamente) più basso rispetto a quello di chi lavora per case editrici più grandi. Un altro fattore determinante è se l’editor svolge anche la funzione di correttore di bozze: questa pratica è più comune nelle piccole case editrici ma può capitare anche in quelle più grandi. Ultimo fattore è l’esperienza: un redattore con maggiore esperienza verrà pagato di più rispetto a chi è nuovo nel settore.

Come si diventa redattori editoriali?

Per Diventare redattori editoriali sono fondamentali alcuni requisiti come ad esempio: 

  • Avere un’ottima padronanza della lingua italiana;
  • Avere la passione per la lettura e una forte sensibilità letteraria;
  • Conoscere il lavoro di tutte le figure che stanno dietro la creazione del libro;
  • Riuscire a coordinare il prodotto editoriale in ottica di comunicazione e promozione.

Per ottenere queste competenze, spesso non basta frequentare un corso di laurea in area umanistica ed essere appassionati di lettura, ma serve anche avere conoscenza dei mercati editoriali e capacità manageriali utili a coordinare in maniera efficace il lavoro di tutte le figure con la quale il redattore editoriale deve confrontarsi. Possono allora rivelarsi utili corsi specifici pensati per chi vuole fare suo il mestiere dell’editor come il nostro executive program in editoria e digital media, grazie al quale riceverai gli strumenti per diventare un professionista dell’editoria e potrai non solo confrontarti con il prodotto classico di una casa editrice, ma sarai anche in grado di declinarlo in numerose forme diverse (digitali e non) in linea con i veloci cambiamenti ai quali questo mondo è soggetto. 

Per comprendere appieno il lavoro del redattore potrebbe essere funzionale anche un incontro con i professionisti del settore e vivere in prima persona tutto ciò che viene svolto all’interno di una casa editrice: proprio per questo Feltrinelli Education ha organizzato un percorso intensivo di tre giornate per calarsi totalmente nel ruolo del redattore editoriale presso la casa editrice Feltrinelli scoprendo, attraverso workshop e laboratori, tutti gli aspetti e le competenze necessarie per svolgere questo lavoro.

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